N’agua e na pedra amor deixa gravados
seus hieróglifos e mensagens, suas
verdades mais secretas mais nuas…

C.D. de Andrade – Entre o ser e as coisas



I

Non ci saranno più quei maglioni
firmati, i tuoi regali per il mio compleanno.
Tutto è rimasto uguale
a quando sei partita:
quel negozietto di oggetti in legno
e la Fontana di Trevi,
il Tucano che un giorno cercavamo
e la Chiesa dei Portoghesi,
il nostro ristorantino cinese
e il fortino Vaticano

e quel lento viale alberato della Lungara,
che una notte ascoltò i nostri battiti
e i passi fermarsi e le nostre anime
svegliarsi - sulla panchina,
nel tempo sospeso della pietra
di Castel’Sant’Angelo.

E i negozi lucenti all’angolo, tra Lucina e via Frattina,
il via vai di Cola di Rienzo,
il verde inquieto di Villa Ada,
le biciclette di Ponte Milvio
gli aperitivi di Piazza Mazzini,
il nostro bar…
E lo Zodiaco, l’Osservatorio alto sulla città,
il viale degli Innamorati
e la tua casa a Trionfale
che gioì una sola estate.

Tutto è rimasto uguale, eppure così diverso
per me che sono immerso
in questo mare senza colore,
nella lunga apnea del dolore…

II

Una foglia color ruggine
cade stanotte in Via Veneto, sulle mie spalle:
la fontana è vicina…
Verrà Settembre
come un vecchio signore in principe di Galles
e conterà le mie
tredicimilacinquecentocinque lune
ed altrettanti soli,
ed altrettanti giorni
di pioggia e di sereno.
La giovinezza è un’isola perduta.
Tu dove sei, davvero?
Non ti ho vissuta mai…

III

Il nostro acquario non ha più luci ed erbe
e tutti i pesci non sfrecciano più…
Non è rimasto niente…

I fiori, quei fiori nei baracchini illuminati dei Parioli
quei fiori, fratelli, che riaccendevano i nostri amori,
quei fiori non mi salveranno più…
I suonatori, agli angoli delle strade, seguitano con i loro
yestarday, myway e somewhereovertherainbow…
Pullulare di razze e bolle di sapone,
venditori di ninnoli e di rose.

Il deserto avanza con la sua danza di sabbia…
Sono in gabbia…
Posso girare le strade come un pazzo
e incontrare la tigre viola della tua assenza.

Alta la croce illuminata, sulla chiesa di S.Francesco,
e il silenzio segreto della sera
sgrana i semi del nuovo, svela il vero
per noi fratelli sepolti nel gelo.

©2005 by Andrea Margiotta

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