PARCO POESIA 2005

Torno da Parcopoesia; mi sono trattenuto un giorno in più nella Las Vegas della Romagna, facendo sempre le 5 di mattina quindi sono morto di sonno...Impressioni? Sempre molto carino parteciparvi: Isabella Leardini è un'organizzatrice nata e se avesse le somme di denaro di cui altre persone dispongono in ambiti molto meno importanti della poesia, farebbe scintille...Parcopoesia ha un'aura così discreta e gentile: da ritrovo poetico bostoniano anni '30. Il livello artistico qualitativo è sempre molto alto. E poi è un festival giovane, fresco, in una villa molto bella. Si potrebbe organizzare qualcosa di analogo in una delle tante splendide ville romane. In fondo Veltroni è un sindaco molto sensibile alle questioni culturali.
Quest'anno ho conosciuto molte persone "nuove": lo scorso anno stavo sulle mie, arroccato e un po' snob... Ringrazio in particolare Mencarelli, Lauretano, Piccini e Massari per le interessanti discussioni avute. E poi le gentili Mariarita e Franca di clanDestino, Laura Pugno, Milo De Angelis e Giancarlo Pontiggia e tanti altri. Peccato che il dibattito sulla TV e Poesia sia stato, non rovinato, ma disturbato dall'inquietante guru che si aggirava, in vesti bizantine, nel Parco. Qualcuno ha commesso l'ingenuità di passargli il microfono: non gestivo direttamente altrimenti, da "consumato" showman e oratore di ben più infuocate assemblee studentesche negli anni caldi del liceo, col cavolo che glielo davo, al guru, ma figuriamoci! Comunque era un "personaggio": mi sarebbe piaciuto fare quattro chiacchiere anche con lui, a microfono spento però...
Ma uno dei beni più preziosi che ho incontrato, in questo festival, è la poesia di un giovane di cui avevo letto solo qualcosa prima: Federico Italiano...Ho portato il suo libro in spiaggia, tra donne siliconate, bellezze varie, boracci e birri e culturisti (di notevole cultura...) romagnoli (mancavo io che suonavo la chitarra come molti anni fa a Rimini...). Non entro nella grotta delle mie impressioni e sensazioni nel leggere, con sottofondo marino, l'eleganza cosmopolita dei versi di Federico perché per ora (e forse per sempre...) voglio lasciarle privatissime...Comunque: una certezza per la giovane poesia italiana, un poeta vero...

PS i soliti calorosi saluti all'amico-nemico Marco Merlin, in questo caso ringraziandolo per aver pubblicato Federico Italiano...

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