La via della Rosa…Considerazioni extra-vaganti…






Non so dirvi bene il significato del titolo di questo post: esprimere forse, più che una connessione logica di proposizioni, un colore, un’emozione… Considerazioni un po’ folli, oggi, ma di una lucida follia…
Considerazioni sul cinema e altro…Ritengo che Andrej Tarkovskij sia una delle 10 vette del cinema di tutti i tempi…Provate a vedere uno dei suoi film meno celebrati (Andrej ci ha lasciato solo sette lungometraggi – più alcuni lavori giovanili - ) Lo Specchio (tit. russo Zerkalo) - no, non è la collana mondadoriana - : è una bellissima escursione in una zona onirico-visionaria, tra memoria del passato e dolore del presente, tra Individuo e Storia…Le opere di Tarkovskij hanno la solennità di Bach, la tensione spirituale di certe icone russe non ancora intaccate dalla prospettiva rinascimentale dei maestri italiani…Bergman diceva "quando scoprii il primo film di Tarkovskij, fu per me un miracolo" e continuava appellando il russo come "il più grande"...
Non so quanto sia giusta, per l’opera di Tarkovskij, la definizione che molti critici hanno usato quale cinema di poesia: non è del tutto corretta forse, ma può essere condivisa anche tenendo conto che Andrej si considerava un poeta (ed era figlio di un importante poeta russo) … Tarkovskij è anche uno tra quei pochi autori di cinema che abbiano accompagnato alle loro opere una attenta riflessione e considerazioni, diciamo così, di poetica che possono essere lette nel suo libro Scolpire il tempo… In più ci sono i suoi Diari… è un autore che va letto, visto e studiato: è un autore che va percorso, una vetta impervia che bisogna scalare per poter poi fermarsi a mirare il paesaggio dall’alto, come il monaco buddista di Primavera estate inverno e ancora primavera del coreano Kim-Ki-Duk … Il cinema si divide (si è sempre diviso) in due filoni principali: l’entertainment e l’opera d’arte, con vari altri sottofiloni e commistioni… Ben vengano Feste internazionali di cinema come Roma, di certo non mi danno fastidio… (ma abbiamo realmente bisogno di due eventi mega come Venezia e Roma? è giusto che SuperVeltroni spenda tanti soldi?)… Io continuo a pensare che il cinema sia altro e che abbia poco a che fare con l’entertainment …Il cinema, come i Tarkovskij, i Dreyer, Buñuel, i Truffaut i Bresson, i Pasolini è un segno espressivo intagliato nel tempo… Veicolo di verità, emozione, bellezza, ricerca espressiva, tensione etica… Oppure magia barocca-carnevalesca, come certo Fellini o Kusturica, o limpido esistenzialismo dei perduti, come Kaurismaki, oppure struggenti malinconie di amori impossibili come il mio amatissimo Wong Kar Wai, autore dell’unico episodio capolavoro nel film collettivo e omaggio ad Antonioni, Eros, quel gioiellino lirico de La mano con la bellissima Gong Li, che è ormai il volto splendido del cinema orientale …
Bisognerebbe essere più operai e meno politicanti da passerella… Bisognerebbe operare una completa ristrutturazione del cinema italiano, partendo proprio dalla legislazione che dovrebbe favorire non solo i produttori (com’è oggi) ma anche gli Autori… Tornare, come si deve fare sempre, ai versi di Keats “Bellezza è verità, verità bellezza", questo solo
sulla terra sapete, ed è quanto basta…
Tornare a questi versi in tutti i settori di produzione e veicolazione del pensiero: editoria, giornali, tv…
Mettendo un po’ tra parentesi, una buona volta per tutte, il Dogma del liberalismo più sfrenato e wild…Tornare alla Comunità fatta di Persone che vivono in empatia con la Natura e la Bellezza piuttosto che alla Società dei consumi individuali e dei Mostri urbanistici…
Essere dei liberisti in economia vuol dire vendersi per qualche dollaro in più? Fare soldi e poi non possedere l’eleganza e la classe per goderseli bellamente e saggiamente (ma solo correre a possedere feticci contro la morte…)?
Il desiderio di possesso uccide e corrompe l’anima…
Il liberalismo è il camuffamento ipocrita della cupidigia… Nel Vangelo, Gesù ha insegnato a non attaccarsi troppo alle cose di questo mondo, a non arricchirsi a discapito degli altri, a non praticare usura e anzi donare il sovrappiù ai bisognosi. Il liberalismo, in senso economico e politico, propone l'esatto contrario…
Il liberalismo non fa che operare una sostituzione ontologica, a livello pratico: a Dio si sostituisce il Mercato…Sono solo considerazioni di buon senso, senza arrivare agli eccessi di Il Liberalismo è peccato del Sac. D. Felice Sardà y Salvany, del 1888…
Oggi viviamo raccogliendo l’eredità di un illuminismo settecentesco sfociato in nichilismo: il cinismo nichilistico occidentale e il moralismo puritano protestante alleato del Grande Capitale e del liberalismo selvaggio sono accomunati nel far fuori una Verità come Presenza concreta sperimentabile nel presente…Il moralismo religioso dei puritani americani risolve tutto il naturale senso religioso dell’uomo in un sistema di regole morali a cui conformare la propria vita e in una interpretazione soggettiva della Parola biblica…
Facciamo un esempio di moralismo puritano, se non bastassero già le crociate salutistiche... Una star come Madonna decide di adottare, dopo averlo incontrato, un bambino piccolissimo africano...Ovviamente Lei riesce in tempi ultrarapidi...Gesto gratuito, umanissimo... Gesto amoroso di una star che, per di più, porta un nome che può anche suscitare richiami simbolici e ultraterreni...Non ci vuole un genio per capire che quel bambino è stato "miracolato", salvato...
Ma no, le varie associazioni devono moralisteggiare, tuonare contro quello che loro vedono come il capriccio di una star... Incapaci, nella loro mentalità burocratica-sociologico-invidiosetta, di capire la gratuità di un incontro e di un gesto...E questo è solo un piccolo esempio...
Tornando al discorso di prima, io propongo un’alleanza rivoluzionaria, a partire dall’integrità delle rispettive proposte (perché l’unico modo per dialogare realmente è essere integrali…): un’alleanza tra l’Islamismo pacifico e la Chiesa di Roma come portatori storici di una Tradizione metafisica… Altro che scontro di civiltà… L’Islam e Roma dovrebbero stringersi la mano e combattere il demone del nichilismo e della cupidigia travestita da liberalismo e l’angusta gabbia del moralismo religioso di marca puritano-calvinista…L’immenso e, da me amatissimo, Karol Wojtyla ha speso la vita in un cattolico abbraccio…Benedetto XVI, nella sua famosa lezione, credo che volesse proprio tentare un dialogo non ipocrita e non edulcorato, partendo appunto da ragionevolezza e integrità delle rispettive identità religiose… Ovviamente non è stato capito anche per colpa dei soliti mass-media appiattiti in un sistema di pensiero ormai poco originale, globalizzato e politicamente corretto (da chi?)…
Il segreto della vita credo sia ancora in quelle due parole che sottendono l’ultimo film di Andrej Tarkovskij, quello splendido poema lirico sinfonico del silenzio che è Sacrificio : il segreto è in due parole: Amore e Sacrificio (il secondo termine viene continuamente rimosso nella mentalità dominante, il primo viene invece edulcorato o equivocato in una banalità sentimentale e istintiva…)…
Questo mio articolo non vuole essere un attacco al liberalismo-liberista ma un elogio e una difesa della libertà...
Tra il Paradiso , come la scena del miracolo nel film Ordet di Dreyer, una delle vette della storia del cinema, e l’Inferno nella guazza di volgarità di certi programmi televisivi, per cosa voi credete che siamo fatti?

Andrea Margiotta

Commenti

  1. In "Giornata", se ti ricordi, c'è tutto un poemetto dedicato proprio a Il sacrificio
    Sebastiano

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  2. Ciao Andrea ho apprezzato il tuo discorso. E' un pò lo stesso discorso che porto avanti nel mio blog. Tarkovskij punta di piramide.
    http://lacameraobscura.splinder.com/

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