Rialzare la testa, prego …


Ma dove va l’arte oggi in Italia? Quel geniaccio di Vittorio Sgarbi – gentilissimo nelle due volte che lo incontrai da sottosegretario – ha pubblicato un nuovo libro …
Siccome Sgarbi, secondo me, è un Bene Culturale, vi consiglio la lettura …
Se rinasco? Voglio fare l’artista visivo: o meglio, vorrei incanalare le mie intuizioni artistiche in una forma espressiva molto trendy … E fare mostre con i fighetti di ogni città e le bellone e le bottiglie di vino …
E magari ci tiro pure qualche soldino …
Ma fare il poeta? Per carità: come confessare un delitto! … Lo sceneggiatore? E cu fu? Mica siamo negli Usa o in Francia … A parte qualcuno che si fa il nome, per merito o per circostanze varie: mestiere da clandestini … Tanto i registi credono d’essere tutti Alessandro Manzoni o Kafka …
E, ancor peggio, tutti sono registi …
E, magari, si scrivono i film con qualche amichetto, perché sono timidi o con le loro mogli o compagne così i diritti o i premi ministeriali o gli omaggi restano in famiglia …
Perfino i tassisti dicono: “aò, me piacerebbe de scrivè un firme” : perché uno pensa: “e che ce vò? Na carta e na penna, ar massimo er PC" …
Ovvio poi che non sia così: bastassero solo carta e penna!
Scrivere una sceneggiatura è un lavoro molto serio e impegnativo e, se riesci a farlo bene, hai già fatto un grande passo avanti nel film che poi si farà (o no ) …
Insomma, ragazzi: il problema del velleitarismo o di certo eclettismo dilettantesco come corollario di una falsata idea di democrazia cominciano ad essere molto fastidiosi negli ultimi anni …

Perché non è libertà, codesta: libertà non è poter dar sfogo a tutti i più bassi istinti, tanto si vive in una società istintiva e sentimentale e distratta e confusa ...
Libertà, per me, è sempre tesa a una positività ultima ...
Qui l’arte è diventata la terra di nessuno … O peggio: la terra delle solite cordate o gruppi consolidati nel tempo, più qualche nuovo arrivato affiliato alla banda …
Tutti fanno tutto … E abbondano tutti i tipi di evento, dalla sagra con la porchetta e lettura di poesie, ai famosi “corti” che tutti girano (spesso in maniera pedestre) …
E ti invitano sempre dappertutto …
Alle grandi case editrici che pubblicano di tutto, ma che fanno mille storie per i libri di poesia o per certi romanzi troppo “difficili” …
Tranne qualche eccezione, per fortuna, che fa sperare …
Il tutto in una generalissima marmellata, in una fantasmagorica festa del marzapane e del mangia-pane (spesso a tradimento) …
Con enti o associazioni stranissime (spesso finanziate) che si occupano del tran tran eventistico come se fossero il Fato della Cultura …
O film di e per fantasmi …
Nel frattempo: i politici pensano poco all’arte o la imbrigliano per scopi extra (male, molto male) ...
I giornali seguono le loro linee aeree, le loro rotte prestabilite …
(E, comunque, non mi pare che la gente legga molto le pagine della cultura) …
Le televisioni seguono gli ascolti e le inserzioni pubblicitarie …
I critici sonnecchiano o vivono di strane simpatie o antipatie o pruriti o sbavano narcisisticamente per nomine o libri propri …
OK: siamo il paese di Pulcinella: ma se ci ricordassimo anche che abbiamo dato i natali a Michelangelo, a Caravaggio e a Leonardo?
Ma si stava meglio con il Papa Re? …
Non so se la crisi economica farà bene all’arte: può anche darsi visto che il grande neorealismo italiano cominciò tra la guerra e il primo dopoguerra …
Rispolveriamo Pound e cominciamo a pensare a come si impoverisca una nazione se non ha più una vera arte …
Riconsideriamo l’emergenza – per me prioritaria – dell’educazione alla bellezza, alla fruizione artistica, sin da piccolissimi …
E anche Beppe Grillo: che cominci a parlare di queste cose senza aver paura di perdere “ascolti”!!! …
Un tempo si scriveva sui muri: W Verdi (cioè viva Vittorio Emanuele Re d’Italia) oltre che il grande Giuseppe …
Basta con la plastica, i pupazzi e i fondali di cartapesta! Oggi sui muri tutti dovrebbero scrivere: “W L’Arte vera, W la vera Vita” ---

Andrea Margiotta

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