Eroismo? Sì, ma a quale prezzo?




 


Non faccio parte degli antiatlantisti per partito preso, non c'entro nulla.
Tuttavia – pure ignorando le posizioni di quelli che non giustificano, e che però comprendono le ragioni di Putin, e che giudicano gli Usa come artefici di ben 9 guerre negli ultimi anni, con la scusa di “esportare” la democrazia liberale a suon di bombe anche sui civili, e che ricordano i tentativi dello “zar” (ignorati) per risolvere certe questioni di equilibri internazionali – c'è una sottile  precisazione, terminologica e sostanziale, da mettere a fuoco. Si dice (e ci si riempie la bocca): Putin ha invaso un Paese sovrano. Questo è vero fino a un certo punto: perché l'Ucraina ha fatto parte dell'Impero russo e poi dell'Urss per molto tempo, e talune tensioni interne dipendono anche dalla componente russofila presente nel territorio (non sto a ricordare gli eventi degli ultimi anni). Ci sono cultura e tradizioni molto vicine, non solo i confini. Gogol e Bulgakov erano nati in quella che oggi è l'Ucraina, ma noi occidentali li abbiamo sempre considerati scrittori della letteratura russa. E lo stesso Zelens'kyj parla il russo, come prima lingua, oltre all'ucraino e all'inglese.
Forse sarebbe più esatto dire: Putin ha invaso un Paese che lui considera ancora parte di un impero.
Un po’ come l’ex marito che, contrario al divorzio, irrompesse in casa della moglie, per riprendersela. (Qui si aprirebbe un discorso filosofico sul significato delle parole ‘libertà’  e ‘indipendenza’ , ma passiamo oltre).  
Dunque, cosa avrebbe dovuto fare Zelens'kyj? Be', doveva arrendersi già ai primi fuochi, cercando condizioni onorevoli e dignitose, e, magari, dimettersi, se costretto. Non è vigliaccheria: è realismo, è senso di responsabilità. Come diceva Vittorio Feltri, non fai a pugni con un Tyson arrabbiato...
O, quantomeno, avrebbe potuto sentire il suo popolo, con una sorta di referendum, un po' prima dell'attacco russo (visto che, nel gennaio del 2022, certi rapporti dei servizi di intelligence americani lo avevano messo in guardia, e lui aveva invitato i media a non creare allarmismi e isterie di massa, per un evento, a suo dire, improbabile, nonostante la già considerevole presenza di truppe russe ai confini). Lo so, non si fa, ma si dovrebbe su questioni di vita o di morte: preferite la guerra o tornare sotto la Russia? Invece, si ostina a fare l'eroe, con il suo look da “soldatino semplice” (benché sia comunque un milionario, molto piccolo rispetto a Putin o ad altri oligarchi, ma pur sempre tale), e suscita l'ammirazione anche degli “eroi” da divano letto o poltrone sofà, oltreché una certa solidarietà compassionevole; causando, con questa scelta, l'inasprimento dell'azione del nemico e un “crescendo rossiniano” di distruzione, massacri e fughe. Non solo: nella sua campagna di comunicazione, per la quale ha un certo talento e mestiere, non fa altro che chiedere armi e appoggio all'Occidente; e, pur non essendo nella Nato, si era mosso e si sta muovendo per entrarci al più presto. Il suo sarà pure un atteggiamento comprensibile, sul piano umano, ma è come l’abbraccio in mare di un nuotatore che annaspi, con il rischio di fare annegare anche chi lo aiuti. E il partito dei “bellicisti” e dei favorevoli all’invio delle armi, sebbene in minoranza, forse non si rende conto che gli incendi delle guerre mondiali nascono dalle scintille; e che bisogna fare molta, moltissima attenzione ché la situazione non precipiti, fino a un punto di non ritorno; tenendo bene a mente, che oggi non si combatte più con il moschetto e le baionette... Papa Francesco mi pare l'unica alta figura fortemente critica sulla guerra, epperò i grandi giornali lo censurano: per quale motivo? Non è una notizia che il papa sia per la pace? Ma fatemi il piacere! Come pure non si ascoltò Papa Benedetto XV, all'epoca della Prima guerra mondiale. Ecco, la mia domanda è molto semplice, come quella di un bambino: perché Zelens'kyj non si è arreso sùbito, perché continua nel suo eroismo tragico? E, quand'anche riuscisse a resistere e a respingere il gigante russo, che scenario avrebbe poi davanti ai suoi occhi? E a quale prezzo?   


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